La vendita su internet di una collezione di beni acquistati nel corso degli anni, o ereditati, non configura l’esercizio di un’attività d’impresa soggetta ad Iva, mancando il requisito dell’esercizio di una professione svolta abiutalmente.
Pertanto le somme ricavate dalle vendite di tali beni, non sussistendo finalità speculative, non rientrano nell’ambito dei redditi diversi realizzati attraverso attività commerciali non esercitate abitualmente, trattandosi invece di semplici operazioni di dismissione patrimoniale, come tali non soggette a tassazione.